
The Rock Trading [1], uno degli exchange di criptovalute più longevi al mondo, ha comunicato ufficialmente il blocco dei prelievi in data 17.02.2023, a causa di non meglio precisati problemi di liquidità.
Il 21.02.2023 la piattaforma è stata riattivata ma limitatamente alla consultazione dei dati degli account e del relativo saldo.
Nell’immediatezza del fatto avevo auspicato la vicenda potesse risolversi per il meglio ma, in virtù dell’esperienza maturata in altri casi come Bitgrail, BlockFi ed FTX, avevo preannunciato la concreta possibilità che fosse dichiarato il fallimento della società.
Per questo avevo consigliato ad ogni Utente di:
- raccogliere prove a supporto dell’esistenza del proprio account e del relativo credito;
- prestare estrema attenzione alle comunicazioni intrattenute su social media e canali di messaggistica, onde evitare truffe nell’immediato o in futuro.
Tale ipotesi si è concretizzata in data 15.04.2023, con la dichiarazione di liquidazione giudiziale da parte del Tribunale di Milano.
Un quadro più chiaro di quanto accaduto e delle relative responsabilità potrà aversi all’esito delle indagini condotte dalle procure di Firenze e Milano.
Questo articolo intende concentrarsi sul recupero crediti ed esplicare agli Utenti di The Rock Trading:
- quali prove raccogliere sul proprio account e il relativo saldo e quali procedure adottare;
- le peculiarità del procedimento fallimentare e le più rilevanti differenze con quello penale;
- la ratio dell’assistenza di legali con esperienza in casi del genere.
L’articolo potrebbe essere aggiornato nel tempo.
SOMMARIO
1. INSINUAZIONE AL PASSIVO DEL FALLIMENTO
2. TIPOLOGIE DI CREDITORI
3. DISTINZIONE TRA PROCEDIMENTI FALLIMENTARE E PENALE
4. PROVE DEL CREDITO
4.1 RECUPERARE L’ID DELL’ACCOUNT DA PIATTAFORMA INACCESSIBILE
5. PROCEDURA DI ASSISTENZA
1. INSINUAZIONE AL PASSIVO DEL FALLIMENTO
Per insinuazione al passivo si intende la domanda dei creditori di un imprenditore fallito (società) di essere ammessi al passivo del fallimento, in maniera tale da potere ottenere il soddisfacimento del proprio credito.
In Italia, infatti, i creditori non vengono chiamati in causa dai curatori ma devono insinuarsi, autonomamente, al passivo.
In quanto atto formale, la domanda richiede conoscenza delle procedure, dell’impostazione delle richieste e, possibilmente, esperienza in procedimenti simili, aventi ad oggetto per lo più crediti in criptovalute.
In Crypto Avvocato ci occupiamo abitualmente di recupero crediti, sia da business tradizionali sia da piattaforme tecnologiche.
Un esempio su tutti è l’exchange Bitgrail poiché l’insinuazione al passivo, effettuata sia per Utenti italiani sia esteri, è stata pienamente accolta.
I fattori che possono influire sull’impostazione della domanda e sul suo accoglimento in casi come questo, infatti, sono molteplici:
- la dimostrazione dell’esistenza dell’account e del credito vantato mediante documenti acquisiti correttamente;
- la corretta determinazione in € del credito vantato;
- la corretta impostazione delle richieste.
2. TIPOLOGIE DI CREDITORI
Il credito ottenibile, invece, può variare molto in base a due elementi fra tutti:
- liquidità societaria disponibile fra valute fiat, criptovalute e altri asset;
- tipologia di creditori.
I creditori, infatti, si distinguono generalmente in due macro categorie: privilegiati e chirografari.
Questi ultimi sono coloro che non presentano alcuna garanzia né reale (ipoteca, pegno), né personale (fideiussioni), in caso di insolvenza del debitore.
Nel caso ci siano più creditori chirografari, ossia più soggetti che reclamano la mancata prestazione, tutti godranno degli stessi diritti.
Qualora ci siano altri creditori con diritto di prelazione, il chirografario dovrà prima aspettare che i creditori privilegiati ottengano una ripartizione soddisfacente del patrimonio del debitore per poi tutelare il proprio diritto di credito insieme agli altri creditori chirografari.
Generalmente, incorrono in tale classificazione i Clienti, mentre sono ritenuti privilegiati banche, investitori, finanziarie ecc., ossia di coloro i quali hanno stipulato contratti di finanziamento con specifiche clausole di garanzia.
Pertanto, non è possibile sapere ab origine quale criterio sarà adottato nel corso dell’eventuale procedura fallimentare per la liquidazione dei crediti.
A titolo esemplificativo, si potrebbe decidere di rifondere agli Utenti una percentuale del credito vantato, direttamente le criptovalute che detenevano oppure il corrispondente valore in € al momento del blocco dei prelievi, o ancora il valore medio che esse hanno avuto nell’arco del 2022/2023 o ancora il valore che esse avranno al momento della liquidazione ecc..
3. DISTINZIONE TRA PROCEDIMENTI FALLIMENTARE E PENALE
Nella controversia in oggetto è assolutamente necessario tenere distinti procedimenti fallimentare e penale poiché hanno scopi del tutto diversi.
Mentre il primo è finalizzato al recupero del credito, il secondo è finalizzato all’ottenimento di risarcimenti danni.
Essi non solo sarebbero eventuali, poiché:
- dovrebbero essere accertati dei reati in capo agli imputati e ai responsabili civili (in primis la società di revisione BDO);
- i condannati dovrebbero avere consistente patrimoniali tali da sostenere gli eventuali risarcimenti comminati;
ma, in caso in caso di vittoria:
- il quantum del risarcimento dovrebbe comunque essere determinato da un giudice civile;
- in pendenza della procedura fallimentare il risarcimento confluirebbe all’attivo della liquidazione da ripartire tra i creditori.
Per tali ragioni a mio avviso tale percorso dovrebbe essere residuale e sarebbe opportuno concentrare gli sforzi sul procedimento fallimentare e l’acquisizione di adeguate prove a riprova dell’esistenza del proprio account e del relativo saldo.
4. PROVE DEL CREDITO
In particolare, dall’account TRT si consiglia di acquisire con data e ora:
- dashboard;
- profilo Utente (tutti i dati dell’intestatario dell’account, in primis ID, nome Utente e email di registrazione e dati anagrafici);
- saldo (in criptovalute ed euro);
- tutte le transazioni (sia come pagina web, sia in formato CVS, se possibile con screenshot di avvenuto download).
Inoltre, sia per attestare l’esistenza del credito in sede giudiziale sia per individuare e aggredire più agevolmente i capitali TRT, sarebbero utili:
- email pervenute dall’exchange (es. email di attivazione dell’account, di prelievo e di relativo blocco ecc.);
- ricevute complete dei bonifici / ricevute delle transazioni in criptovalute (possibilmente in pdf per facilitare la copia dei dati).
In mancanza di ricevute integrali, le informazioni sui conti TRT (Numero, IBAN, Banca, BIC / SWIFT, ID del wallet ecc.) dovrebbero essere acquisibili:
- o dalla sezione depositi dell’exchange, simulando nuove operazioni;
- o dallo storico transazioni della banca o dell’exchange da cui sono stati accreditati i fondi.
Strumenti di acquisizione
Dato che le competenze informatiche di un Utente medio potrebbero non essere sufficienti per gestire software ad hoc per il download integrale dei siti web o la funzione “Salvare con nome” del browser, consiglio di utilizzare:
- o la funzione stampa in pdf del browser, sempreché la pagina web consenta di produrre un pdf leggibile;
- o lo “Strumento di cattura” del PC, comprendendo nello screenshot data e ora a margine dello schermo.
N. B.:
- ogni informazione ricevuta è sempre tutelata dal segreto professionale;
- prima del conferimento dell’incarico non è necessario fornirci tutte le suddette informazioni ma quantomeno quelle sufficienti ad attestare che un account era effettivamente attivo e a stimare approssimativamente il capitale da recuperare;
- la procedura per acquisire l’account ID da piattaforma inaccessibile è indicata nel paragrafo successivo. Qualora non sia più possibile recuperare l’account ID è sufficiente fornire indirizzo email / nome utente al quale l’account era associato.
Inoltre, è necessario:
- sapere quali azioni sono state intraprese per il recupero del capitale fino ad ora (onde evitare, ad esempio, di assistere chi è già rappresentato da altri legali);
- conoscere la natura del capitale da recuperare (valuta fiat (euro, dollari ecc.,) criptovalute, tipologia (es. BTC, ETH ecc.) e ammontare;
- avere una stima in € almeno approssimativa del capitale da recuperare (per le criptovalute al momento del blocco dei prelievi ossia 17.02.2023 ore 12.00 europa centrale);
- conoscere cittadinanza e sede principale dell’Utente.
Come indicato compiutamente in seguito, questi dati e i relativi allegati devono essere inseriti nel nostro form di assistenza per recupero crediti.
4.1 RECUPERARE L’ID DELL’ACCOUNT DA PIATTAFORMA INACCESSIBILE
L’ID è una stringa generalmente alfanumerica associata in modo univoco al proprio account.
Es. https://www.therocktrading.com/profile#a=12345678
L’id corrisponde ai numeri dopo i caratteri “a=“.
Se non è più possibile accedere all’account ed acquisire l’ID, i modi principali per rimediare sono due:
- se qualcuno è stato inviato ad iscriversi a The Rock Trading mediante tuo referral link, è possibile recuperare da esso l’ID associato all’account;
- se recentemente è stato effettuato il login su The Rock Trading, tutti i dati dell’account dovrebbero essere stati memorizzati all’interno del local storage.
Con Google Chrome, ad esempio, è necessario recarsi sulla pagina web di THEROCKTRADING e premere F12.
Si aprirà un menù con varie voci.
Clicca su Application.
A lato apparirà un menù con su scritto Local storage.
Aperto questo link, apparirà un elenco di siti.
Una volta cliccato su therocktrading.com, sulla destra apparirà un elenco di Key – Value.
Cerca all’interno delle key “login_status”.
Il valore contiene tutti i dati dell’account.
5. PROCEDURA DI ASSISTENZA
Le informazioni e i documenti indicati in precedenza devono essere inseriti nel nostro Form per Recupero Crediti.
Qualora dovessero essere riscontrati problemi nella compilazione o il numero di allegati del form dovesse risultare insufficiente, è possibile inviare email all’indirizzo info@cryptoavvocato.it, avendo cura però di rispettare l’impostazione del form.
OGGETTO: COGNOME NOME – Assistenza recupero crediti The Rock Trading
Valutata la richiesta ed effettuati i dovuti approfondimenti, invieremo un preventivo che si potrà accettare o rifiutare.
Se gli Utenti dovessero essere molteplici, si potrà valutare un abbattimento del costo per individuo.
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NOTE
[1] La piattaforma è imputabile a The Rock Trading S. r. l., avente P. IVA 10120840961 e sede in Italia, Lombardia, 20122 – Milano, Corso di Porta Romana n. 61.
La società era regolarmente iscritta dal 27.05.2022 alla Sezione Speciale del Registro dei cambiavalute (prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e servizi di portafoglio digitale) dell’OAM con numero PSV14.