ATTONBANK / QUBITTECH – Elementi indiziari di una truffa

15 Gennaio 2021 -

AttonBank era una piattaforma per investimenti in criptovalute scomparsa dal web nel luglio 2020. QubitTech è una nuova piattaforma che presenta gravi elementi indiziari della truffa. Scopriamo cosa le collega.

Come molte truffe simili, fondate sul referral marketing e interessi garantiti, su AttonBank era possibile rinvenire delle ottime recensioni in Rete.

Tutto ciò che ne rimane oggi è una recensione sul sito “Software Upgrade”.

Attraverso essa, in questo articolo si tenterà di comprendere gli elementi indiziari di una truffa e come non lasciarsi trarre in inganno dal design accattivante di un sito web, da sedicenti esperti indicati quali membri del team e dalle mirabolanti prospettazioni di facili guadagni.

Ebbene, secondo quanto riportato da Software Upgrade, AttonBank.com / .net offriva:

– depositi e pagamenti in valuta fiat / cryptocurrencies;
– un interesse dell’1% al giorno sul valore dell’intero deposito;
– un bonus del 25% per i nuovi affiliati.

Il dominio .net non è risultato più attivo a partire dal 28.07.2020 e migliaia di utenti hanno conseguentemente perso i propri capitali.

“Software Upgrade” indica che la nuova piattaforma è disponibile all’indirizzo https://www.qubittech.ai/.

Da febbraio 2021 il sito web ha cambiato URL. Adesso è rintracciabile su https://qubittechreviews.com/ e https://qubittech.dev/.

Rispetto ad AttonBank, QubitTech ha un design più accattivante, una sezione dedicata al team internazionale e dedica ampio spazio alla spiegazione del proprio business model.

Dall’esame del sito web derivano notevoli perplessità:

  1. nella sezione “Chi siamo” si afferma che l’obiettivo è creare un ecosistema unificato basato su tecnologie quantistiche e sulla distribuzione delle risorse della piattaforma tra i suoi utenti.
  2. Dall’analisi dei profili Linkedin di tutti i membri del team indicati emerge che soltanto 1 su 13 ha un collegamento col progetto, precisamente tale Iakov Ashurov. Tuttavia, su Linkedin non se ne rinviene il profilo ma unicamente una citazione in due post di tale Ruslan Zenethov.
  3. Al termine della home page non sono indicate licenze di operatività, VAT ecc. ma solo un indirizzo estone (Harju maakond, Tallinn Kesklinna linnaosa, Roosikrantsi tn 2-1275, 10119)

Di tutti i servizi prospettati agli utenti (fra cui spiccano trading automatizzato, smartphone quantistico e processori per i pagamenti in criptovalute) non è presente alcun esempio concreto di sviluppo ma solo art work e video promozionali.

Entrando nel merito del “modello di business”, si rilevano i classici indizi dello schema piramidale.

Da un lato cioè si prospetta lo sviluppo di imponenti infrastrutture digitali, comprendenti anche BOT per il trading automatizzato, ma in concreto si richiede:
– l’acquisto in ETH e BTC di “licenze/pacchetti di USDT” (da 100 a 100.000 $);
– il re-indirizzamento di utenti;

a fronte di ratei giornalieri fino al 2% dell’investimento e un reddito mensile medio del 25%.

AttonBank QubitTech

CONCLUSIONE

Al di là degli elementi tipici della truffa fin qui descritti, non si comprende in virtù di quale accordo Software Upgrade non solo recensisca siti web come “Attonbank”, spariti dal web con i capitali di migliaia di utenti, ma possa anche indicarne il nuovo dominio.

ALTRI CYBER CRIMES

Nella sezione Crime sono presenti molteplici analisi.

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Per comprendere cos’è il reato di truffa, si consiglia la lettura di apposito approfondimento.

COME DIFENDERSI

In questo articolo sono stati raccolti alcuni consigli utili.

COMMISSARIATO DI PUBBLICA SICUREZZA ONLINE

E’ possibile segnalare attività sospette e reati informatici anche online, mediante il sito web della polizia postale.

PERCHÉ AVVALERSI DI UN ESPERTO

Le Autorità non sono pienamente coscienti della portata di questi fenomeni perché nella maggior parte dei casi le vittime non sporgono querela.

I motivi sono principalmente i seguenti:

  1. sfiducia nei confronti delle istituzioni;
  2. mancanza di fondi o volontà per farsi assistere da professionisti nella ricostruzione dell’accaduto, nella redazione della querela e nell’effettuazione di indagini private a supporto dell’attività degli inquirenti italiani ed internazionali.

E’ bene precisare, infatti, che ex art. 336 c.p.p., la querela potrebbe anche essere sporta oralmente, entro 90 gg. dal reato, presso il commissariato di polizia più vicino ma

è un atto che richiede precise formalità e ricostruire una vicenda così complessa oralmente e in mancanza di una puntuale documentazione, potrebbe non solo risultare estenuante per tutti i soggetti coinvolti ma altresì inutile.

Ciò potrebbe determinare talvolta gli ufficiali stessi a dissuadere le vittime dal sporgere querela.

L’assistenza di un professionista è consigliata altresì per l’accesso che egli può garantire al Portale Telematico del Ministero della Giustizia, per il deposito e l’interazione semplificata con le Autorità.

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